Il metodo diretto

Il metodo diretto si sviluppò nei primi anni del 1900 e si basa sul coinvolgimento diretto dello studente durante la conversazione e l’ascolto della lingua straniera nelle situazioni della vita quotidiana. Di conseguenza, si punta molto sull’interazione orale e sull’uso spontaneo della lingua, non sulla traduzione, a differenza del metodo grammaticale-traduttivo; poco attenzione viene rivolta all’analisi delle regole grammaticali e della sintassi. L’attenzione di questo metodo è concentrata su una buona pronuncia, spesso illustrando agli studenti i simboli fonetici prima degli esempi di scrittura standard.

Uno dei più famosi sostenitori di questo metodo è stato il tedesco Maximilian Berlitz; questo metodo è denominato “diretto”, in quanto il significato dovrebbe essere collegato direttamente con la lingua di arrivo senza tradurre nella lingua nativa, perciò in riferimento alla pratica di utilizzare la lingua straniera “direttamente” nell’insegnamento, senza alcun riferimento alla lingua di partenza. Lo scopo di questo metodo è quello di insegnare agli studenti una lingua straniera in un modo che possa essere il più simile possibile all’acquisizione della prima lingua.

Alcune delle caratteristiche più importanti di questo metodo sono le seguenti:

  • le lezioni si svolgono nella lingua di arrivo e l’insegnante doveva essere un parlante nativo della lingua in questione in modo da creare un ambiente naturale simile a quello in cui si acquisisce la propria lingua madre;
  • parole ed espressioni vengono introdotte tramite oggetti, figure,  mimica senza ricorrere alla lingua madre;
  • la grammatica è presentata in maniera induttiva;
  • particolare attenzione è rivolta alla pronuncia e alla grammatica;
  • importante è anche la comunicazione; per questo gli studenti dovrebbe imparare il più presto possibile a pensare nella lingua di arrivo;
  • lo studente partecipa attivamente durante la lezione in classe, in cui ha la possibilità di comunicare con il suo insegnante o con i suoi compagni, affinché possano migliorare le loro capacità orali e di comunicazione.

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